
Marco e Ciccio, quindi, poco convinti della normalità della morte di Broschi, si introducono nel suo appartamento, poco lontano dal caffè San marco. Qui Marco si mette subito al lavoro per riuscire a copiare i files che sono presenti nel computer della vittima, ma come spesso accade, non è la tecnologia che ti risolve la vita, ma la vita stesa: Duchamp il gatto metterà i nostri sulla strada giusta, facendoli entrare, dopo un roccambolesco inseguimento sui tetti di Trieste, nell'appartamento della puttana della sinagoga.

L'appartamento si presenta come una piccola soffitta nel centro di Trieste, molto incasinata ma anche molto affascinante, un po' come l'inquilina che lo abita. Duchamp si trova subito il suo angolino preferito, mentre i due rimangono un po' impacciati e rigidi, rispetto al personaggio femminile che li accogli con una battuta mentre fuma le sue sigarette arrotolate: "Hai portato degli amici, duchamp? Spero di avere crocchette per tutti!!!!"

1 commento:
proprio una bella storia, anch'io ne ho pensata una per un gatto :
http://zenzeroguru.blogspot.com/2009/04/lucifero-storia-di-un-gatto.html
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